#NELBLUDIPINTODIBLU

La giornata per la consapevolezza su l’autismo coincide quest’anno con l’emergenza coronavirus e la necessità di stare lontani. Una condizione gravosa soprattutto per le persone autistiche e i loro familiari.

Il blu è un colore bellissimo. Intenso e profondo, richiama alla mente elementi naturali meravigliosi come il cielo o il mare. Le sfumature, poi, sono davvero tantissime. Si, è un blu poco conosciuto, eppure, come da tradizione, anche quest’anno, il 2 aprile, il BLU e la speranza sono protagonisti, insieme, per la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo.

Fin da piccoli è necessario guidare i bambini della Scuola dell’Infanzia all’inclusione.

Sembra una parola come le altre, eppure contiene in sé qualcosa di magico e per attuarla, in senso vero e autentico, la scuola gioca un ruolo centrale.

La nostra modalità di “fare scuola a distanza” diventa occasione per dimostrare come i bambini, proprio loro, possono insegnarci l’ inclusione: non conoscono differenze, non posseggono sovrastrutture o pregiudizi.

Osservandoli ogni giorno, noi docenti constatiamo con un certo stupore, di quanto lo stare insieme si esprima in forme sempre nuove e  diverse: attraverso il linguaggio non verbale, gli abbracci, le carezze, le strette di mano e piccoli gesti di “gentilezza” semplici, eppure così incredibilmente profondi.

L’inclusione,  già a partire  dalla Scuola dell’Infanzia, diventa un modo di vivere, un modo di pensare e vedere il mondo. Le differenze non possono che essere un importante stimolo per il confronto, il dialogo, la rispettiva conoscenza.

Per questo, oggi più che mai, i bambini hanno voluto dipingere il mondo di blu.

Il blu diventa il colore della speranza, quella luce che potrà ricordarci ogni giorno di quanto ancora possiamo fare per rendere la società e la scuola più inclusive possibili.